Il canto dell'Ashtanga Yoga Mantra èl'inizio del rito quotidiano degli aṣṭaṅgi. La prima strofa è cantata esclusivamente nella nostra scuola, la seconda è comune a tutte le scuole che seguono gli insegnamenti di Sri T. Krishnamacharya, per questo motivo il canto è un forte segno di appartenenza alla comunità.
Il testo del mantra è una dedica della propria pratica ai Maestri in generale e in particolare a Patānjali, considerato la personificazione del dio Viṣṇu.
Dedicare l’impegno giornaliero a qualcosa di più ampio del proprio io è lo scopo per il quale viene recitato all’inizio della pratica. E' un momento di concentrazione che ricorda al praticante che sta compiendo un rito e lo dispone a un atteggiamento aperto e sereno.
Di seguito il testo e la traduzione del canto di apertura della pratica:
Ashtanga Yoga - mantra di apertura
Om
vande gurunam caranaravinde
sandarshita svatma sukha va bodhe
nih sreyase jangalika yamane
samsara halahala mohasahantyai
abahu purushakaram
shankacakrasi dharinam
sahasra shirasam svetam
pranamami Patanjalim
Om
Mi prostro ai piedi di loto dei Guru/
la felicità risvegliata della rivelazione del Sè/
per il meglio, agendo come un medico della giungla,/
pacificando le delusioni, veleno del samsara.
A colui che ha forma di uomo nel busto/
che brandisce una conchiglia, un disco e una spada/
con migliaia di bianche teste/
a Patanjali, io rivolgo preghiera.